AOC Q27T1

AOC Q27T1 Monitor LCD da 27″

Monitor AOC progettato da Studio F.A. Porsche, con un supporto metallico asimmetrico ed un pannello IPS da 27” con retroilluminazione LED, senza cornice su tre lati e un ampia gamma di colori (90% NTSC) con una frequenza di aggiornamento di 75Hz.

Immagini nitide che esaltano anche i dettagli più minuscoli, questo è ciò che il monitor AOC Q27T1 offre all’utente, grazie ad una risoluzione QHD da 2560×1440 pixel.

La tecnologia IPS vanta una triplice combinazione vincente: elevate risoluzione di 2560×1440 pixel, rapporto di contrasto massimo di 1000:1 e luminosità stabile fino a valori massimi di 350cd/m2. Vale a dire: i contorni sono distinti, le grafiche brillanti, le immagini dettagliate e nitide.
Grazie al pannello con tecnologia IPS con retroilluminazione a LED, cromaticità e luminosità rimangono stabili da ogni prospettiva.

Il monitor è provvisto di due porte HDMI 1.4, una porta DisplayPort 1.2 e un’uscita cuffie con jack da 3.5mm. Cavo HDMI e DisplayPort inclusi nella confezione.

Vishing

Vishing: la “truffa al telefono”

Vishing si sta diffondendo velocemente l’ennesima truffa per rubare i dati degli utenti.

Vishing è un raggiro in cui vengono usate le chiamate al telefono per ottenere informazioni dagli interlocutori.

Come il phishing, anche il vishing diventa ogni giorno sempre più una minaccia importante per chiunque abbia uno smartphone.

Il vishing inizia con una chiamata in arrivo sul proprio smartphone da un numero sconosciuto oppure oscurato; successivamente vengono utilizzate minacce e modi bruschi per far credere alle vittime di non avere altra scelta che fornire le informazioni richieste. Spesso l’autore della truffa finge di chiamare dal governo, dal fisco, dalla polizia o dalla banca della vittima.

E’ buona regola non fornire o confermare mai le proprie informazioni personali al telefono, ricordatevi che la banca, l’ospedale, la polizia o qualsiasi ente governativo non chiamerà mai chiedendo le informazioni personali.

Non rispondere MAI alle e-mail o ai messaggi sui social media che richiedono il numero di telefono.

Vi consigliamo di iscrivere il proprio numero nel Registro delle opposizioni per evitare di ricevere telefonate di pubblicità o spam così da evitare le truffe online e telefoniche più scaltre.

Apple: il nuovo dispositivo ultra compatto, MacStudio

MacStudio di Apple per l’ambiente professionale un computer da scrivania compatto. <<stiloso>> con caratteristiche adatte anche al montaggio video ad alta risoluzione.

Questo blocco in alluminio dalle linee pulite, è una workstation desktop con dimensioni simili ad una MacMini.

Con un ingombro di 19.7 x 19.7 centimetri e un’altezza di 9.4 centimetri, monta all’interno uno speciale sistema di ventole su due lati, canali per i flussi d’aria e oltre quattromila per perforazioni sul retro e sul fondo per il raffreddamento. Il processore è il nuovo chip M1 Ultra, con l’opzione  della configurazione con M1 Max.

Due configurazioni standard che permettono un’eventuale personalizzazioni con variazioni per le proprio esigenze lavorative.

A completamento ecco anche Studio Display, un monitor professionale da 27″ e 5K, con videocamera, microfoni e speaker, con design all-screen, con bordi sottilissimi e scocca interamente fatta di alluminio.

Lo stand integrato è in grado di inclinare il display fino a 30 gradi.

Disponibili tre porte USB-C per trasferire dati fino a 10Gb/s e una porta Thunderbolt per un collegamento diretto con il MacStudio.

Audicity, il software per editing sullo store di Microsoft

Audicity è il software per l’editing audio, scaricabile ora anche dal Microsoft Store.

Pur non avendo tutte le funzionalità avanzate di un software premium permette comunque di lavorare su file con la possibilità di eseguire montaggi di base.

Per chi volesse provare a cimentarsi con questa applicazione può scaricarla alla pagina: https://apps.microsoft.com/store/detail/audacity/XP8K0J757HHRDW

Logitech: presenta un nuovo mouse ergonomico

Logitech presenta Lift Vertical Ergonomic Mouse, un mouse wireless con un particolare design, ergonomico e sagomato per adattarsi a mani di piccole e medie dimensione, adatto anche ai mancini.
Disponibile in tre diversi colori: rosa, bianco e grigio.

Una scelta ecologia in quanto una delle plastiche è realizzata con materiale riciclato post-consumo (PCR).

La scelta di Logitech su i materiali utilizzati è orientata verso una percentuale del 65% di plastica riciclata per le tastiere e i mouse presenti a catalogo.

Antivirus Kaspersky: è affidabile?

Continuano i dubbi sull’affidabilità e la trasparenza di Kaspersky
Ad oggi i prodotti di Kaspersky rimangono i più affidabili , l’azienda aveva già emesso un comunicato chiaro e dettagliato nel maggio 2018.
Dalla fine del 2019, Kaspersky Lab ha dato vita ad un data center a Zurigo in Svizzera; in questa struttura archivia ed elabora tutte le informazioni degli utenti di Europa, Nord America, Singapore, Australia, Giappone, Corea del Sud edi molte altre nazioni.
Queste informazioni vengono condivise in maniera volontaria da parte degli utenti con il Kaspersky Security Network (KSN), un sistema avanzato, basato su cloud, che processa automaticamente i dati relativi alle cyber minacce.
Non solo Kaspersky Lab ha trasferito a Zurigo il suo “software build conveyer”, una serie di strumenti di programmazione utilizzati per assemblare il software finale, ready-to-use, a partire dal codice sorgente.
Dalla la fine del 2018, i prodotti Kaspersky Lab e i database delle regole di rilevamento delle minacce (database AV) sono assemblati e siglati con firma digitale direttamente in Svizzera, prima di essere distribuiti agli endpoint dei clienti in tutto il mondo.
Questo trasferimento è stato effettuato a garanzia per possibili verifiche da parte di organizzazioni indipendenti per tutti i software a dimostrazione che anche che i software costruiti e gli aggiornamenti ricevuti dai clienti corrispondono effettivamente al codice sorgente fornito per la verifica.
L’impegno di Kaspersky Lab, in quanto fornitore leader a livello globale di soluzioni per la sicurezza informatica, è da sempre attento a mettere in atto le pratiche più affidabili del settore: una forte protezione per i dati trasmessi, rigide politiche interne per quanto riguarda l’accesso ai dati, test di sicurezza in corso sulla sua infrastruttura e molto altro ancora. Con questa nuova serie di misure, Kaspersky Lab vuole migliorare in modo significativo la resilienza della propria infrastruttura IT rispetto a qualsiasi possibile mancanza di fiducia – anche solo teorica – e garantire sempre maggior trasparenza nei confronti sia degli attuali clienti, sia dell’opinione pubblica in generale.

Sharkoon, nuova serie di sedie da gaming e molto altro

Sharkoon, è un’azienda tedesca che inizia ad avere una notevole diffusione anche in Italia, grazie ad un rapporto tra qualità e prezzo molto aggressivo ed un catalogo di prodotti pensati per il gaming.

Sharkoon ha un catalogo che comprende anche mouse, tastiere, cuffie, case e sedie da gaming.

M1racles: il primo bug dei nuovi chip M1 di Apple

La vulnerabilità scoperta da Hector Martin, che ha pubblicato un sito Web per spiegarne i dettagli, è stata battezzata con il nome di M1racles,  una vulnerabilità “covert channel” che riguarda Apple M1, il primo processore progettato dalla casa di Cupertino per i suoi computer.

Un covert channel è un tipo di attacco che permette il passaggio di informazioni tra processi che non dovrebbero essere autorizzati a comunicare tra loro.

La vulnerabilità non può essere risolta senza una revisione del chip, inoltre l’unico modo per difendersi sarebbe quello di eseguire l’intero sistema operativo come una macchina virtuale, e farlo, avrebbe un forte impatto prestazionale, tanto che lo stesso Martin afferma che sarebbe sciocco farlo.

In apparenza sembra un problema grave, ma in realtà non lo è, tanto che lo stesso sviluppatore dice di non preoccuparsi. Quanto scoperto, allo stato attuale, è più una curiosità per addetti ai lavori che qualcosa di cui debbano angosciarsi gli utenti finali di un nuovo Mac. “I covert channel sono completamente inutili a meno che il tuo sistema non sia già compromesso”, sottolinea Martin, il quale in una lunga FAQ svela non solo i dettagli della scoperta, ma anche il motivo per cui ha realizzato un sito per un problema tanto innocuo: farsi due risate.

Detto questo, il difetto di progettazione di Apple M1 permetterebbe teoricamente a due applicazioni in esecuzione su un sistema operativo di scambiarsi segretamente dati tra di loro, senza utilizzare memoria, socket, file o qualsiasi altra normale funzionalità del sistema operativo.

Questo avviene tra processi eseguiti come utenti diversi e con livelli di privilegio diversi, creando un canale nascosto illegittimo per lo scambio di dati, si legge nel sito.

Il problema, secondo Martin, sarebbe il risultato di una scelta da parte degli ingegneri della casa di Cupertino: “Fondamentalmente, Apple ha deciso di infrangere le specifiche ARM rimuovendo una funzione obbligatoria, perché pensavano che non avrebbero mai avuto bisogno di usare quella funzione per macOS. In seguito, si è scoperto che la rimozione di quella funzionalità rendeva molto più difficile per i sistemi operativi esistenti mitigare questa vulnerabilità”.

Aggiornamento dispositivi: attività rimandata dal 50% degli italiani

Aggiornare i dispositivi non serve solo ad ottenere l’accesso a nuove funzionalità o interfacce, ma consente di mantenere un livello alto di sicurezza. I vendor testano regolarmente i loro prodotti alla ricerca di nuove vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate dagli attaccanti ed è proprio per questo motivo che installare gli aggiornamenti è una difesa efficace contro i criminali informatici se viene effettuata tempestivamente. Il tempo di attesa necessario ad aggiornare i dispositivi potrebbe essere impiegato per aumentare la produttività e il benessere delle persone.

Dall’indagine Kaspersky “Pain in the Neck” è emerso che, per buona parte degli intervistati, il tempo trascorso in attesa che i dispositivi si aggiornino è prezioso: il 34% ritiene di poter sfruttare il tempo trascorso ad installare gli aggiornamenti per altre attività, anche se a discapito della produttività, mentre il 41% è contento di prendersi una pausa dalla tecnologia.

Di norma, gli utenti preferiscono dedicarsi ad altre attività durante l’installazione degli aggiornamenti. Ad esempio, il 40% degli italiani, quando non può utilizzare il proprio dispositivo, si rilassa guardando la TV o leggendo un libro, il 15% si distrae cucinando mentre il 9% preferisce fare sport o una passeggiata. I più impazienti, circa il 21% degli intervistati, cambia semplicemente dispositivo e continua a dedicarsi a quanto stava facendo prima di installare gli aggiornamenti.

Nonostante gli utenti riconoscano i benefici di prendersi una pausa dalla tecnologia approfittando degli aggiornamenti, il 50% degli intervistati ne rimanda l’installazione quando riceve la notifica sul proprio dispositivo. La maggior parte delle volte questo accade perché le notifiche arrivano durante le ore di lavoro (35%), o perché l’utente in quel momento sta utilizzando il dispositivo per un’attività che non vuole interrompere (26%) o ancora perché non intende chiudere le applicazioni aperte (23%). Nel complesso, il 62% degli intervistati ritiene che installare gli aggiornamenti successivamente non costituisca un problema per la sicurezza.

Internet Explorer: fine del supporto il 15 giugno 2022

Internet Explorer forse il browser di navigazione più conosciuto, verrà dismesso da Microsoft e non riceverà più aggiornamenti . 

Microsoft da tempo infatti incentiva il passaggio ad altri browser come Edge, creato con lo stesso sistema con il quale Google sviluppa Chrome.

Un paio di anni fà Microsoft fu condannata per abuso di posizione dominante con Explorer , oggi però gli utenti hanno la possibilità di poter scegliere con programmi di navigazione come Firefox, Chrome, Safari, Opera.

Ormai anche a causa delle numerose incompatibilità con molte pagine web , Internet Explorer era sempre meno utilizzato dagli utenti, mentre Google Chrome ha una percentuale di utilizzo da parte degli utenti del 67% mentre Edge, nel quale Microsoft ripone molte speranze anche se disponibile dal 2015, e basato su Chrome stesso, conta solo per l’8%.

Inoltre dal 17 agosto , Internet Explorer non sarà più compatibile con l’utilizzo di vari servizi come OneDrive e Outlook.